SAMUELE BERSANI | Anfiteatro del Vittoriale, sabato 24 luglio 2021
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Samuele Bersani comincia a suonare e scrivere le sue prime canzoni da giovanissimo. Il vero debutto artistico risale al 1991, quando Lucio Dalla, fortemente colpito dal suo talento, lo invita sul palco del tour “Cambio“, a eseguire piano e voce “Il Mostro”.
Samuele si trasferisce a Bologna e, nel 1992, esce il suo primo disco, “C’hanno preso tutto”, presentato dalla canzone-polaroid “Chicco e Spillo”, che diventa in poche settimane un caso radiofonico e, a distanza di tempo, un vero e proprio cult.
Nel 2000 arriva anche il primo Festival di Sanremo: la canzone che presenta, “Replay“, offre un’anticipazione del suo nuovo album “L’Oroscopo Speciale”.
A distanza di dodici anni, nel 2012 Samuele torna al Festival di Sanremo con il brano “Un pallone”, metafora in musica dell’attuale momento storico del nostro Paese e, per la serata dei duetti, avrà accanto a sé Goran Bregović. Il brano, insieme a “Pysco”, altro prezioso inedito, sarà contenuto in “Psyco, 20 anni di canzoni”, un’antologia di 28 brani storici selezionati e restaurati per l’occasione da Samuele stesso, tra cui alcuni successi divenuti patrimonio della canzone italiana, da “Giudizi Universali” a “Spaccacuore”.
Il 30 maggio 2015, all’Auditorium Parco della Musica di Roma, Bersani è protagonista di “Plurale Unico”: un concerto-evento che, nel suo stesso nome, racchiude il senso dell’unicità della serata. Sul palco, insieme al suo gruppo storico, ospita amici e colleghi. Dai suoi 25 anni di carriera nasce “La fortuna che abbiamo”, per oltre 2 ore di musica registrate sul palco.
Dopo due tour di grande successo, nel 2020 esce il nuovo disco, “Cinema Samuele”.
Sul palco del Vittoriale Samuele Bersani si esibirà con il suo quintetto (Tony Pujia e Silvio Masanotti alle chitarre, Stefano Cenci alle tastiere, Davide Beatino al basso, Marco Rovinelli alla batteria), con il quale ridisegnerà nuove traiettorie dei suoi brani, con una scaletta che sarà una panoramica emozionante della sua storia musicale, ripercorrendone i momenti più significativi attraverso i brani che hanno emozionato il pubblico in trent’anni di carriera: un concerto inedito, ricco di quelle canzoni fissate nella storia della musica, e un artista che non ha bisogno di artefatti effetti speciali perché in concerto è esattamente come lo si immagina attraverso i suoi dischi, poetico e diretto, ma capace di colpirti con poche note.