Sarà stato l’effetto degli annunci di due ospiti italiani sui quattro svelati sin qui, ma l’#indizio lanciato per anticipare il concerto di James Blunt al Vittoriale, sabato 18 luglio, ha tratto in inganno moltissimi seguaci di Tener-a-mente.
Sono stati tantissimi infatti i nomi di artisti nostri connazionali attribuiti a “Un grande capitano non affila le armi“: dal ritorno di Enrico Ruggeri (che al Vittoriale girò il video del suo brano di ispirazione dannunziana “Il volo su Vienna“) a quello di De Gregori, fino a immaginare una prima volta di Edoardo Bennato.
Ma anche i nomi internazionali non si sono fatti attendere: dai Pearl Jam a Eddie Vedder e Bruce Springsteen, fino ai veri e propri tormentoni Beck e Morrisey, che non mancano mai.
Ma, tra i quasi 300 tentativi di indovinare l’ospite misterioso, spiegare l’indizio e vincere i due biglietti di #PrimaFila, anche il nome di James Blunt è tornato più volte.
La più veloce nel formulare quest’ipotesi è stata Stefania Carini, su Facebook: “E’ stato capitano. Ha combattuto la guerra in Kosovo, ma è sempre stato pacifista“. Tutto vero, con l’interpretazione letterale del “capitano” dell’indovinello e “non affila le armi” intesa come metafora per quella natura pacifista rivendicata da James Blunt dopo la carriera militare (che proprio in Kosovo lo vide combattere con il grado di Capitano).
Ma a questa spiegazione, a ben guardare, mancava un tassello: il “grande” dell’indizio.
Ed è in questo spazio interstiziale che si è infilato, più veloce di tutti, Andrea Villani su Instagram: “Grande come “High“, suo singolo di debutto, ha servito nell’esercito inglese, raggiungendo il grado di CAPITANO, e non affila le armi perché si è sempre dichiarato pacifista nonostante il suo servizio militare“. Centro. Risposta completa.
A voler essere precisi, per la verità, quel “non affila le armi” è anche una traduzione del cognome dell’artista: “Blunt” in inglese significa “smussato“, come poi correttamente qualcuno ha scritto su Facebook e su Instagram, incluso lo stesso Andrea Villani.
Ma, come da tradizione, quando una parte dell’indizio ha due spiegazioni possibili, entrambe vere e corrette, indovinarne una o l’altra non fa differenza: James Blunt è pacifista, e quindi, in effetti, “non affila le armi“.
Congratulazioni quindi ad Andrea, che ha bruciato sul tempo Stefania (poi giunta anche lei alla soluzione completa) e vince i due biglietti di Prima Fila per il concerto di sabato 18 luglio: potrà ritirarli a suo nome alla cassa accrediti.
Per tutti gli altri, le prevendite per il concerto di James Blunt aprono domattina, giovedì 6 febbraio, alle ore 10 sul sito del Festival. Clicca qui per acquistare online i biglietti concerto James Blunt.
#Teneramente2020: anche quest’anno il prossimo ospite… sei tu! 😉