Nel parco della casa di Gabriele d’Annunzio la poesia è tornata a riempire il palco del Parlaggio con la quinta, applauditissima edizione di PIÙ LUCE!.
Dopo il successo del 2021, Più Luce! raddoppia: cadute le restrizioni alle capienze imposte dal contrasto alla pandemia, 1.216 spettatori hanno colto l’invito a stringersi in un luminoso abbraccio con la parola poetica e il potere salvifico della Bellezza.
Sono stati gli attori Roberta Barbiero e Edoardo Barbone a porgere al pubblico, con passione e trasporto, le parole di autori come Borges, Prévert, Blake, Rilke, Eliot, Pessoa, Withman, Bernhard, Rimbaud, De Andrade, Vittorini, Papini e tanti altri: parole cariche di visioni e significati esistenziali, cucite insieme dalla sapiente curatela di Paola Veneto (che ha firmato anche la regia dello spettacolo) e che i due attori hanno saputo porgere al pubblico con la naturalezza densa e leggera dei grandi interpreti.
Insieme a loro, Simone Campa e l’ensemble dell’Orchestra Terra Madre hanno tessuto un contrappunto musicale che si è mosso tra tradizioni e radici culturali, alternando una Pizzica tarantata pugliese a brano klezmer (“Odessa Bulgarish“), una Ninna nanna africana a una Tammuriata Nera napoletana, una Tarantella al doppio flauto a un brano della tradizione cubana (“Lagrimas Negras“), impreziosito dalla verace passione dei passi di danza della danzatrice cubana Adis Flore.
Accanto a Campa, direttore musicale e polistrumentista, si sono esibiti Angelo Palma alla voce, flauto traverso e chitarra classica, Maurizio Pala alla fisarmonica e Tatè Nsongan al balafon, djembè, doun doun, kalebass, shekere.
Circondati di rose era l’ambivalente titolo della serata. Ed è stato profetico: a oltre 12 ore di distanza, ci sono rimasti addosso il sapore buono e il profumo intenso della Bellezza.
“Ringrazio il numeroso pubblico che ha voluto condividere e moltiplicare la nostra emozione”, ha commentato il Presidente del Vittoriale Giordano Bruno Guerri, entusiasta per il successo di una serata di poesia.