La musica e le emozioni di Max Gazzè

MAX GAZZÈ si è da sempre nutrito di molteplici passioni.
Certo la musica è la principale, ma non si può scordare che è stato assistente di Mario Schifano e ancora oggi dipinge; è un ottimo attore (come dimostra la sua partecipazione a Basilicata coast to coast di Rocco Papaleo; recentemente l’abbiamo visto anche in Diabolik – Chi sei? dei Manetti Bros.); ha corso con successo per anni in auto; è un fotografo subacqueo con all’attivo 5mila scatti…

Tutti questi impegni lo completano, ovviamente il cantautorato rimane casa sua: tempo fa in una intervista a Repubblica si è definito un cantautore elettroacustico: «Ho da sempre il desiderio di parlare di sentimenti umani, di scoperte quotidiane, di disincanto e rinascita, tutte cose che viviamo sulla nostra pelle. L’ironia, velata o meno, è un po’ la mia caratteristica, un modo di proporre e far arrivare dei concetti senza renderli drammatici. E senza analizzare troppo: non è possibile imparare a sentire un’emozione, figuriamoci il resto. La musica, però, è un linguaggio che comunica indipendentemente dalla conoscenza stessa che abbiamo di essa. Mi affido anche a questa, oltre al testo».

Ha iniziato a suonare il basso a 13 anni. Poi ha sommato esperienze in giro per l’Europa (dalle jam session alla sperimentazione in studio), cruciale il lavoro pluriennale con la band inglese acid jazz 4 Play 4 come il ritorno a Roma per suonare con gli Emporium.
La sua discografia ci racconta una crescita costante di arrangiamenti e testi: a partire da Contro un’onda del mare (1996) si assiste, negli anni, a una interessante evoluzione nell’uso degli archi, dell’elettronica, delle ritmiche, del canto, nell’attenzione ai testi (Elemosina viene da Mallarmé, studia e cita anche l’Arcadia, l’accademia letteraria del ‘700).

Oggi è in tour con uno splendido live che fa il bilancio di una carriera proponendo tutti i suoi classici. Canzoni come Vento d’estate, Il timido ubriaco, Il farmacista, Sotto casa, Mentre dormi, Il solito sesso sono capitoli esaltanti della sua produzione.
Quest’anno compie dieci anni Il padrone della festa, l’album collettivo di Max Gazzè, Niccolò Fabi, Daniele Silvestri. In scaletta l’omaggio è atteso, a partire da un capolavoro come L’amore non esiste.