Quando Passenger ripensa i suoi Hits

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Con il Tour All The Little Lights 10th Anniversary PASSENGER chiude i conti con l’album più seminale della sua produzione.
Lo fa presentando canzoni leggendarie, ripensate con nuovi arrangiamenti («Adoro le registrazioni originali di queste canzoni e so che significano molto per i miei fan. Non voglio sostituirle, ho però trovato davvero entusiasmante l’idea di ripensarle dieci anni dopo»). Un processo che le ha trasfigurate, reso possibile dall’aiuto di un gruppo di amici come Foy Vance, Gabrielle Aplin, Nina Nesbitt, Ed Sheeran.

La set-list dei live si basa su questo lavoro che aveva visto la luce in Gran Bretagna il 24 febbraio 2012.
L’anno seguente il disco aveva trionfato ovunque, dagli Stati Uniti (dove ha venduto oltre 1 milione di copie fisiche) all’Australia, dall’Europa al Canada.
A The Independent Michael David
Rosenberg (il vero nome di PASSENGER) ha confessato che la canzone che lo rappresenta di più è Circles: «Si tratta di un brano davvero speciale per me. L’ho scritto sul mio migliore amico d’infanzia. La sua famiglia viveva nella casa dietro l’angolo della nostra e per anni siamo stati assolutamente inseparabili: era un periodo semplice e felice. La vita però ci ha diviso, ci siamo persi di vista e poi ritrovati. Le persone seguono percorsi diversi e non è stato facile tornare a trascorrere del tempo insieme. Quando lo facciamo è come se avessimo di nuovo 8 anni…».

La scaletta dei concerti propone fra le 16 e le 18 canzoni, uno splendido viaggio nel canzoniere di PASSENGER. C’è sempre almeno una cover e, per ora, la più gettonata è The Sound of Silence di Simon & Garfunkel.

Nei live le canzoni di All The Little Lights risultano, per il Daily Telegraph, «musicalmente più ricche, vocalmente più incisive, scintillanti di audace bellezza, con la cura che ci vuole per mettere in mostra lo splendore senza tempo degli amati classici di Passenger».