«La voce è la mia identità, lo è sempre stata. Sin da quando ho cominciato a cantare, quello che cercavo non era il consenso, ma la mia voce. Solo mia. La senti e riconosci Venditti. La sento e mi riconosco Antonello». Così Venditti in Fuori fuoco (Electa Mondadori) inizia a raccontare, la sua storia, i suoi incontri, la sua musica…E per fissare le emozioni e la memoria cosa c’è di meglio che rileggere la propria carriera con un tour che fin dal titolo Notte prima degli esami 40° anniversario – edizione 2025 annuncia il desiderio di (ri)percorrere un pezzo di strada con i fan, con chi lo ama e lo segue, magari dai primi album degli anni Settanta del secolo scorso (Le cose della vita, Quando verrà Natale, Lilly…). La scaletta prevede 25 – 26 canzoni e si apre di solito con Bomba o non bomba per concludersi con Roma capoccia. Il concerto prende le mosse dalla pubblicazione lo scorso anno di Cuore – 40th Anniversary Edition, la ristampa di un grande album che propone il ritorno di classici come L’ottimista, Piero e Cinzia e l’inedita Di’ una parola, cover di Say Something del duo americano A Great Big World. Si tratta di un disco seminale nella produzione di Venditti: il ritorno a Roma, l’evoluzione della sua poetica, il decisivo intervento di Lucio Dalla («Se non ci fosse stato Lucio Dalla, con la sua ironia, la sua pazzia, il suo genio, Cuore non avrebbe visto la luce»). Per questo gli ha dedicato Ci vorrebbe un amico, canzone-manifesto di un lavoro che ha una freschezza di scrittura clamorosa, che si nutre di tenerezza e ricordi, come testimonia Notte prima degli esami: Notte prima degli esami/ notte di polizia certo qualcuno te lo sei portato via/ notte di mamme e di papà col biberon in mano/ notte di nonne alla finestra/ ma questa notte è ancora nostra/ notte di giovani attori di pizze fredde e di calzoni/ notte di sogni di coppe e di campioni/ notte di lacrime e preghiere/la matematica non sarà mai il mio mestiere/…