Sorprese tra le nuvole

TRA LE BIANCHE NUVOLE

Qualcuno di voi lo avrà certamente riconosciuto: è proprio lui, il porfido del Vittoriale.

Ci siamo tornati ieri, dopo qualche mese di assenza, salutati da un sole tenace che ingannava una primavera ancora tiepida, ma luminosa. Vi stiamo preparando una sorpresa, con l’aiuto di un personaggio che la sorpresa l’ha fatta prima a noi.
Eccolo, nella foto, opportunamente camuffato, per non svelarvi tutto subito.

 

Ruggeri2

A qualcuno sembra forse di riconoscere quei polpacci, che trainano una piccola valigia?
No?!
Strano, eppure ieri, a casa di Gabriele d’Annunzio, in tanti l’hanno riconosciuto.
E lui, disponibile e sorridente, non ha risparmiato sorrisi, fotografie e autografi.

Lo sappiamo, che volete sapere di chi stiamo parlando. E che a questo punto è perfino un po’ crudele tenervi sulle spine.
Ma abbiate solo un po’ di pazienza: non più di qualche settimana e scoprirete di che cosa si tratta.

 

Nel frattempo, se qualcuno volesse provare a indovinare di chi sono quei jeans e quella giacca di pelle, vi aiutiamo con un piccolo indizio.
Anzi, con un volo pindarico, com’è nel nostro stile.

dAnnunzio-volo-Vienna

Non sono del Vate, no.
(Questo scommetto che l’avevate indovinato).

Nemmeno di William Butler Yaets.
(Questo magari non v’era nemmeno venuto in mente).

Però sono di un personaggio che con questi due grandi poeti sente di avere qualcosa in comune.
Il filo rosso è quello, etereo, del volo.
Su Vienna, o semplicemente “tra le nuvole, lassù“.

 

Io lo so che incontrerò il mio destino
Da qualche parte tra le nuvole, lassù.
Non odio quelli che combatto,
Non amo quelli che difendo.
Il mio paese è Kiltartan Cross,
La mia gente i poveri di Kiltartan:
Comunque finisca non ne avranno danno
Né più felici saranno, di prima.
Nessuna legge, nessun dovere
Mi hanno spinto a combattere,
Né politici, né folle acclamanti.
Un solitario impulso di piacere
Mi ha spinto a questa zuffa tra le nuvole…
Avendo ben calcolato e considerato tutto,
Gli anni a venire mi sono apparsi
Uno spreco di fiato – e così pure
Gli anni passati – uno spreco di fiato
A paragone di questa vita, di questa morte.

(W.B.Yeats, Un aviatore irlandese riguarda la propria morte – traduzione di Guido Ceronetti)